lunedì 23 gennaio 2017

"Lo Stagista Inaspettato" e le differenze tra i generi

Nel weekend ho visto un film che volevo guardare da un po', "Lo stagista Inaspettato".
Il film è molto carino e mi è piaciuto (e trasferirei per intero il guardaroba di Anne Hathaway nel mio armadio!!)..mi sono pure commossa sul finale!
Ma, prima di addormentarmi, riflettevo su una cosa: forse avrei sperato in un finale diverso.
                -Chi non ha visto il film forse non dovrebbe leggere oltre (Spoiler Alert!!)-
Riassumendo brevemente la trama, Anne Hathaway è Jules, una giovane donna che ha fondato, da sola, un e-commerce di abbigliamento, il cui giro d'affari è in crescita.
Oberata dalla mole di lavoro e di responsabilità, non ha mai tempo per stare con il marito (che ha lasciato il lavoro per essere a sua completa disposizione) e la figlia, trascura in generale i rapporti umani ed è molto stressata.
Le viene proposto di assumere un A.D., che potrebbe prendere il gestione l'e-commerce e quindi sgravarla da parte della responsabilità, ma anche farle perdere il controllo di quella che per lei è la sua creatura.
Il film arriva ad un punto cruciale in cui Jules deve decidere se perdere, in parte, il controllo della sua azienda, e dedicarsi alla sua famiglia che sta andando a rotoli (il marito la tradisce) oppure continuare così.
Il marito, a questo punto, le fa una bellissima dichiarazione d'amore (e li è scappata la lacrimuccia), e le offre di nuovo tutto il suo sostegno, così lei decide di non prendere nessun AD. Tutti d'accordo con lei.
E a questo punto io ho pensato: e se il protagonista fosse stato un uomo? Mettiamo che fosse stato un padre di famiglia che, impegnato nel suo business, trascurava orribilmente la famiglia, lasciando alla moglie, visibilmente in difficoltà, tutte le incombenze della casa e della figlia. Che finale avreste sperato voi?
Non avremmo forse tutti pensato che avrebbe dovuto lasciare perdere un pochino il lavoro per dedicarsi alla famiglia? Non avremmo pensato che era ingiusto lasciare sulla moglie tutto il carico della gestione famigliare?
Io credo di si.
Avremmo pensato "Pensa che stronzo! Dovrebbe fare un po' il padre e il marito, oltre che l'uomo d'affari!!"
E invece, trattandosi di una donna, siamo tutti pronti a batterle le mani per la sua determinazione e il suo intuito negli affari.
Fa nulla se per fare questo ha completamente messo da parte la famiglia. 
Con questo non sto minimamente giustificando il marito traditore, ma non è forse ingiusto pensare che una persona, uomo o donna che sia, debba dedicarsi al 100% alla famiglia, ed essere temporanemante parcheggiato al secondo posto, trascurato, mentre il partner fa la sua carriera? 
Questo io non lo ritengo giusto, che si tratti di un uomo o una donna.
Non sono sicura che questa nuova corrente di pensiero, che ribalta la situazione uomo-donna, mi rappresenti.
Per anni le donne sono state a casa, trascurate dai mariti impegnati nel lavoro, e adesso le donne vogliono capovolgere la situazione. Ma se non ha funzionato per gli uomini, perchè dovrebbe funzionare per le donne?
Perchè le donne sono superiori e riescono a fare tutto? Io non credo.
Non sarebbe invece meglio cercare un nuovo equilibrio, e una reale parità dei sessi?

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