mercoledì 26 aprile 2017

Liberarsi dagli automatismi

Sabato è stata una giornata difficile.
Capitano raramente giornate così, e forse per questo è ancora più difficile, per me, gestirle.
Alessandro è stato nervoso tutto il giorno. Lui, che di solito è una pagnottella sorridente e vivace, è stato frignoso e incontentabile tutto il giorno, probabilmente infastidito dai dentini o da qualche altro malessere.
Ho cercato di rispondere ai suoi pianti con tranquillità, cercando di concentrarmi su di lui e su come migliorare la giornata, e devo dire che sono riuscita a mantenere la calma per gran parte della giornata.
Poi la sera, mentre tonavamo in macchina verso casa, all'ennesimo pianto senza (apparente) motivo, e dopo aver cercato di calmarlo inutilmente, sono sbottata " Piangi allora!!Così ti stanchi e ti addormenti prima stasera!"
So che non è una frase tanto terribile..ma non è una frase da me.
Mentre la pronunciavo mi sono sentita proprio come se a pronunciarla non fossi io, ma mia mamma, o mia sorella, o qualche altra mamma che ho conosciuto.
Questo perchè noi tutti, nei momenti di stress e di perdita del controllo, inseriamo il pilota automatico.
Se siete cresciuti, come me, con una madre che alzava spesso la voce, nei momenti di stress è probabile che vi venga di alzare la voce. Se siete cresciuti con genitori che si insultano, è probabile che nei conflitti vi venga automatico di insultare. Se nella nostra infanzia hanno alzato le mani contro di voi, è probabile che vi sembri normale alzare le mani.
Vi ricordate la puntata di Friends in cui Rachel insegna a Joey ad andare in barca a vela? Ad un certo punto lei sbotta e dice "Oddio, sono come mio padre!!"
Questi comportamenti sono scritti nel nostro cervello, e per quanto magari, razionalmente, sappiamo che sono sbagliati, quando la ragione lascia il passo alla rabbia sono loro a fare capolino.
Per questo è molto importante essere prima di tutto coscienti dei nostri automatismi, e lavorarci su.
Perchè questi comportamenti non siamo noi, sono l'eredità che riceviamo dai nostri genitoi.
Ed è importantissimo capire cosa, di questa eredità, è il caso di tenere, e cosa è il caso invece di buttare, per garantire ai nostri figli l'educazione che vogliamo.
E' un lavoro lungo, di autoanalisi e consapevolezza.
Ma va fatto, se non vogliamo continuare a perpetrare gli stessi errori che i nostri genitori, e i loro genitori, hanno fatto.
Io mi ci impegno da anni, eppure ancora i miei automatismi fanno capolino di tanto in tanto.
Quando succede, invece che colpevolizzarmi come mi verrebbe naturale fare (altro strascico dell'educazione cattolica), cerco di analizzare l'accaduto e immaginarmi una soluzione diversa.
E invece che guardare a tutte le volte che ho fallito, cerco di pensare a tutte le volte in cui invece un piccolo passo avanti l'ho fatto.
E pensare che, la prossima volta, andrà ancora meglio.



2 commenti:

  1. eh come ti capisco! sai che ricordo benissimo poi quella puntata di Friends? :) Comunque secondo me il trucco, oltre che analizzare l'accaduto, pensarci e cercare di fare meglio, è essere clementi con se stesse. Per quel che mi riguarda, specie ora che noi siamo nei pieni terribili due, mi accorgo che dovrei controllarmi continuamente per non dire qualcosa che sarebbe fuori posto, fuori luogo e sbagliata. Perderei anche di spontaneità, in un certo senso. E comunque non sarebbe umanamente possibile! A volte sbotto, sclero, cerco di contenermi e non dire quello che direbbe mia madre. Ma se capita... pazienza. Non gli rovinerò la vita per un "bastaa come sei pesante", detto una volta ogni morte di papa, ovvio :). ma forse lo aiuterà a capire anche che la mamma è stanca, imperfetta e umana. anche quello è un insegnamento importante da dare. è vero, le nostre madri hanno fatto molti errori, ma cerchiamo di non cadere nell'ansia da prestazione perché siccome noi non abbiamo avuto, dobbiamo DARE, DARE e DARE. e fare sempre bene. non so se capisci che voglio dire... nel dubbio, ti abbraccio comunque :)

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  2. Capisco benissimo, e capisco anche che l'ansia di essere madri perfette è terribile e soffocante per i figli. Perdere la pazienza e arrabbiarsi ci sta, insegnamo così ai nostri figli che le emozioni vanno vissute,e insegnamo anche loro a controllarle.
    Però, amio parere, un conto è "Sbagliare" essendo se stesse, un conto è comportarsi in automatico, solo perchè con noi è sempre stato fatto così. Ogni genitore commette degli errori, ma superare almeno quelli di cui siamo consapevoli è un nostro dovere, secondo me.
    Un abbraccio!

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