venerdì 17 marzo 2017

Le paure dei grandi



Si dice che i bambini "non vedono il pericolo".
Questo è sicuramente vero..ma è altrettanto vero che noi adulti vediamo il pericolo quando non c'è.
Avete mai fatto caso a quante volte diciamo ai nostri figli "Stai attento!" oppure "No, non farlo che ti fai male!" quando le possibilità di farsi effettivamente male sono pochissime?
L'altro giorno ero qui a casa con Ale e mia suocera.
Premetto che Ale sta iniziando a camminare da solo: si muove bene attaccato ai mobili o con l'aiuto di qualcuno, e inizia a voler fare dei pezzettini da solo.
Io lo lascio fare.
Sono li con lui, lo aiuto se ha bisogno, ma se vedo che vuole provare a fare da solo sto semplicemente a guardare.
E' meraviglioso vederlo cercare l'equilibrio, staccarsi un pochino per poi riattaccarsi..fare qualche passo da solo e poi vedere il suo sguardo sorridente e soddisfatto se ci è riuscito (a volte si batte le mani da solo!!) o vederlo alzarsi e riprovare se ha fallito.
Perchè i bambini è questo che fanno: provano e riprovano, con una tenancia che noi adulti abbiamo dimenticato, finchè non riescono.
Ovviamente non lo lascio solo nelle situazioni in cui c'è davvero pericolo.
Ma il punto è proprio questo: la percezione del pericolo, che è soggettiva.
Tornando all'altro giorno, Ale stava cercando di spostarsi dal tavolino al divano..deve fare solo pochi passi,
e questo è uno dei suoi percorsi preferiti.
Mentre io preparavo la merenda mia suocera era li in fianco a lui, e in pochi minuti gli ha detto credo 5 volte "Attento!!" "Guarda che sei solo!!" "Ti aiuta la nonna!!".
Risultato: Ale si è scocciato e ha lasciato perdere.
Quando ho fatto notare a mia suocera che il bambino poteva benissimo farcela da solo, e le ho detto di lasciarlo fare, mi ha risposto che aveva paura che cadesse e si facesse male.
A parte che era così vicino al divano che le probabilità di cadere sarebbero state minime, ma se anche fosse caduto? Era su un tappeto morbido, senza spigoli vicino..non si sarebbe sicuramente fatto male.
Eppure per mia suocera era un'operazione rischiosa, da non fargli fare.
Ma se impediamo ai bambini di sperimentare il proprio corpo e il proprio equilibrio, come faranno a imparare?
Se non li facciamo mai sbagliare, se non lasciamo che cadano mai, come impareranno a rialzarsi?
Non abbiamo fiducia nelle loro capacità, e in questo modo anche loro perdono questa fiducia in sè stessi.
Se i nostri figli avessero la stessa percezione del pericolo che abbiamo noi probabilmente faticherebbero molto di più a imparare a camminare, ad andare in bici, e a fare molte di quelle cose che rendono speciali l'infanzia. Avrebbero paura, e si bloccherebbero.
Se loro questa paura non ce l'hanno, perchè dobbiamo bloccarli noi?

2 commenti:

  1. Vedi che faccio bene io a vivere lontano dai suoceri? 😂. In realtà anche una mia amica l'altro giorno continuava a dire a Jacopo "non correre! Cadi,cadi!". E anche se cade? Come si può dire a un bambino di non correre? Per non parlare di tutti quei caschetti o paraginocchia che vendono in giro. Che tristezza...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come avremo fatto noi a sopravvivere negli anni 80, sempre fuori in cortile a giocare, e senza caschetti e protezioni??

      Elimina