giovedì 2 marzo 2017

La libertà di scegliere

Cosa c'è di più bello al mondo di poter scegliere?
Avere la possibilità di decidere liberamente, di seguire il proprio istinto e la propria attitudine?
Ogni giorno ci troviamo davanti a tantissime scelte, la maggior parte delle quali libere.
Ma ci sono ancora questioni sulle quali non possiamo scegliere.
O meglio potremmo, se qualcun'altro non continuasse a farlo per noi.
Da più di 10 anni il parlamento cerca di legiferare riguardo all'eutanasia, tema tornanto alla ribarlta in questi giorni con il caso di Dj Fabo.
I sondaggi dicono che il 60% degli italiani vorrebbero la legalizzazione della cosidetta "morte dolce", eppure la legge è bloccata.
E' di pochi giorni fa la notizia dell'assunzione al San Camillo di Roma di due ginecologi non obiettori di coscienza: senza di loro, con una percentuale del 90% dei ginecologi obiettori, la legge 194 sarebbe di fatto inapplicabile. Ma quanlcuno non è d'accordo.
Per non parlare della legislazione sulle coppie di fatto, adozioni omosessuali ecc.
Tutti casi in cui la Chiesa, mediante la Cei, fa opposizione.
Mi chiedo come possa qualcuno, che per altro in molti casi rappresenta le idee di pochi, arrogarsi il diritto di impedire la libera scelta su questioni così intime e personali.
I cristiani non sono d'accordo con l'aborto, o con l'eutanasia? Benissimo, se e quando capiterà loro di essere di fronte a una di queste scelte, avranno la libertà di fare quello che credono. Nessuno li obbligherà ad abortire, a praticare l'eutanasia, a sposarsi in comune invece che in chiesa.
Perchè negare questa libertà agli altri?










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